Asta record per Modigliani: ex tassista cinese lo compra per 170 milioni $, di Mario Platero (Il Sole 24 ore, 10-10-2015)

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NEW YORK – Nella follia delle aste a New York di questi giorni, il quadro di un artista italiano è entrato ieri notte nell’olimpo delle grandi opere di tutti i tempi per livello di prezzo: “ Nu Couche”, il nudo voluttuoso di una giovane e splendida donna ritratta da Amedeo Modigliani fra il 1916 e il 1918 è stato venduto da Christie’s a un nuovo prezzo record per il pittore italiano originario di Livorno: 170 milioni di dollari. L’acquirente è un ex tassista cinese diventato miliardario negli anni ’90 con gli investimenti azionari e ora gran collezionista di arte. La venditrice è una donna italiana, Laura Mattioli Rossi, figlia del collezionista Gianni Mattioli. Modigliani entra così nella ristretta graduatoria di artisti le cue opere hanno superato il prezzo di 100 milioni di dollari, Picasso (tre volte) Giacometti(tre volte), Bacon, Much e Warhol.

Che Modigliani fosse in ascesa verticale fu chiaro già il novembre dell’anno scorso, quando una sua scultura “Tête” fu venduta a 70,7 milioni di dollari. E pochi giorni fa un altro suo quadro della collezione Taubman, “Portrait de Paulette Jourdain” è stato venduto da Sotheby’s a 42,8 milioni di dollari, battendo di gran lunga la stima di 25 milioni di dollari.

Nel caso di “Nu Couche” Christie’s aveva garantito alla venditrice un prezzo minimo di 100 milioni di dollari. La casa d’aste aveva comunicato di aver condiviso il rischio sulla garanzia con una terza parte poche ore poco prima dell’asta, una terza parte con cui ha condiviso i profitti in eccesso del prezzo minimo. L’opera di Modigliani diventa anche la seconda opera più cara di tutti i tempi: il primato spetta ancora al Picasso “La Femme d’Algier” che fu venduto l’anno scorso per 179,4 milioni di dollari.

Complessivamente la serata di ieri ha portato incassi per 491,4 milioni di dollari. Fra i 34 lotti venduti ha spiccato un Roy Lichtenstein del 1964, “Nurse”, venduto per 95,4 milioni di dollari, di nuovo molto al di sopra della stima di 80 milioni di dollari. Nell’insieme tuttavia, pur avendo mostrato che il mercato resta straordinariamente liquido, interessato e attivo, gli incassi di questa asta di novembre di Christie’s sono stati inferiori a quella dell’anno scorso che ha portato incassi per 705,9 milioni di dollari per 35 lotti venduti. Un altro dato interessante riguarda la percentuale delle opere vendute: l’anno scorso fu del 97% dei lotti, quest’anno del 71%.

La corsa all’acquisto sembra sempre più concentrata sulle opere di grandissimo prestigio, come il nudo di Modigliani, provocatorio e raramente disponibile nell’opera del grande pittore di origine ebraica che morì in miseria a soli 35 anni, nel 1920 a Parigi, dove si era trasferito da ragazzo. Il New York Times di oggi che ha dato ampio risalto alla notizia, ricorda che preso dalla disperazione, nel 1918 Modigliani implorò due scrittori inglesi amici suoi, Osbert e Sacheverrel Sitwel, di acquistare tutte le sue opere che aveva in studio – inclusa quasi certamente “Nu cuche” – per 100 sterline, circa 300 dollari al cambio di allora (4.500 dollari i valore attuale). I fratelli, membri dell’aristocrazia britannica non riuscirono tuttavia a mettere insieme la somma. Fu solo dopo la morte che le opere di Modigliani cominciarono a raccogliere l’interesse dei mercanti d’arte e dei collezionisti e a salire, anche per allora, rapidamente di prezzo.

 

 

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