Roma, l’appello degli artisti: “Via le bancarelle dell’Estate romana dal lungotevere di Kentridge”, di Laura Serloni (La Repubblica, 23 maggio 2016)

lungotevere-bambini-di-romaFuori dal bazar centro storico, c’è un’oasi chiamata “Piazza Tevere”. Si allunga da ponte Mazzini a Ponte Sisto, dall’una e dall’altra sponda del fiume, e sui muraglioni è impressa l’opera di William Kentridge. Che ora rischia di essere sepolta dalle bancarelle che come ogni anno vengono allestite per l’Estate Romana. Dal cuore di Trastevere, dagli artisti che vivono il rione è partito un appello via Change.org per chiedere la tutela di quel tratto di Tevere affinché diventi un angolo dedicato alla cultura e ai concerti.

“Dopo il clamore e i “trionfi” mediatici che ha riscosso il monumentale murale di Kentridge – spiega Andrea Fogli, docente all’Accademia di Belle Arti – ci troviamo purtroppo a rendere conto anche dei “lamenti” che non riguardano certo la sua opera, ma la noncuranza e la disattenzione per i beni comuni, accompagnata per di più dalla dissennata commercializzazione di ogni angolo della nostra città”.

Già una decina le firme illustri per chiedere che quel tratto di banchine, dell’una e dell’altra sponda del Tevere dove ora sorge quell’imponente murale, non sia occupato e offuscato dagli stand estivi. Hanno sottoscritto l’appello – partito da Andrea Fogli – Achille Bonito Oliva, i registi Daniele Luchetti e Giuseppe Piccioni, Silvana Bonfili (direttrice del Museo di Roma in Trastevere),
Marcelle Padovani (rappresentante stampa estera), gli artisti Giosetta Fioroni e Felice Levini, le scrittrici Valeria Viganò e Sandra Petrignani, oltre alla fotografa francese Selen de Condat.
“Vogliamo immaginare “Piazza Tevere” – continua Fogli – come luogo di ritrovo culturale e di svago per cittadini e turisti fuori dal caotico e rumoroso percorso delle vie del centro storico, un’area da rivalutare e tutelare come una “riserva” naturale, artistica ed urbanistica. Tra pochi giorni, come ogni anno, anche questo tratto sarà invaso per 3 mesi da una fitta sequenza di bancarelle commerciali, sottraendolo ancora una volta ai tanti cittadini che lo percorrono a piedi e in bici trovando in quel luogo un’oasi di silenzio, pace e poesia fuori dal traffico cittadino”.

L’appello va diretto alle istituzioni: al presidente della Regione, Nicola Zingaretti, e ai responsabili del Comune di Roma. “Come mai – si legge nella lettera di raccolta firme – non si sono accorti in tempo di questa situazione paradossale e dopo aver celebrato trionfalmente il murale non hanno fatto qualcosa per impedire che fosse sepolto dall’Estate Romana? La domanda coinvolge anche il futuro sindaco di Roma: i nostri amministratori hanno intenzione di svendere ogni angolo della nostra città e di rendere il centro storico una interrotta catena di bar, pub, ristoranti e bancarelle, o invece, cavalcando l’onda benefica di una presenza artistica così importante vogliono decidersi finalmente a mettere al centro i beni e gli spazi comuni, e in particolare quell’arte, quella cultura e quegli

spazi verdi che, sempre a parole, dicono di voler tutelare e promuovere?”.

Da qui la proposta. “Sarebbe bello che nei mesi estivi almeno questo tratto del Tevere possa diventare un’area in cui ospitare laboratori per bambini, letture poetiche o teatrali, piccoli concerti acustici, interventi e performance d’arte contemporanea”. La parola passa al futuro sindaco. E chissà se i candidati non vogliano intanto dire la loro.

FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE!

https://www.change.org/p/nicola-zingaretti-appello-per-piazza-tevere-un-oasi-artistica-e-naturale-nel-cuore-di-roma?source_location=petitions_share_skip

 

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