SCULPTURELESS SCULPTURE

ROMA

VILLA LONTANA

Dal 17 maggio al 6 giugno 2018

A cura di Jo Melvin e Vittoria Bonifati

La mostra a Villa Lontana dà inizio ad una nuova collaborazione tra la Fondazione Dino ed Ernesta Santarelli e l’arte contemporanea. Attraverso una serie di accostamenti, speriamo di riportare all’attenzione gli elementi performativi e scultorei inerenti alla statuaria classica ed ai frammenti architettonici, con la potenzialità di riconoscerne la loro contemporaneità. Sculptureless Sculpture intende far dialogare lavori video con opere e frammenti selezionati dalla Fondazione Santarelli. I lavori di John Baldessari I Am Making Art (1971) e Baldessari Sings LeWitt (1973), Elisabetta Benassi Son of Niobe (2013), Ketty La Rocca Appendice Per Una Supplica (1972), Mario Merz, Lumaca (1970) e Ad Reinhardt Travel Slides (1952-1967) saranno mostrati accanto ad una selezione di opere della Fondazione Santarelli tra cui: Giove Eliopolitano III secolo d.C., testa femminile greca I secolo a.C, frammento di braccio II secolo d.C., torso di Alessandro Magno III secolo d.C., frammento di sarcofago strigilato II secolo d.C., Pinax di maschere teatrali I secolo d.C., rilievo etrusco di Perseo e Medusa V secolo a.C. e una testa di sacerdote palmireno III secolo d.C.

Villa Lontana fu così chiamata per via della sua distanza dalla città di Roma. Era distante – lontana – sulla collina di Ponte Milvio. Lentamente la città si estese fino a circondarla, trasformando il territorio da campi agricoli e vigneti ad aree urbanizzate. Come sito antico ed edificio storico, Villa Lontana ripercorre la storia del vicino Ponte Milvio (115 a.C.) attraverso i secoli. Nel sito è stata riportata alla luce una necropoli romana con oltre centosessanta tombe, la tenuta è stata menzionata sin dal Medioevo per la sua vicinanza a Ponte Milvio ed al percorso della Via Francigena. Appartenne poi alla famiglia Orsini e, dalla seconda metà del XVII secolo, alla Reverenda Camera Apostolica. La proprietà da vigneto divenne giardino esotico e l’edificio principale da casa rurale divenne Casino delle delizie. Ha seguito le sorti di “illustri” personaggi che passarono attraverso la tenuta, dal Principe Stanislao Poniatowski a Claude Poussin, Antonio Canova e Bertel Thorvaldsen e per questi ultimi la Villa è stata sfondo di ispirazione e ambientazione per la pittura e la scultura. Successivi cambiamenti della dimora storica sono stati attuati dal console britannico presso la Santa Sede Giovanni Freeborn, l’ingegnere, architetto ed enologo Luigi Gabet e il primo direttore dell’American Academy di Roma Samuel A.B Abbott.

La Collezione Dino ed Ernesta Santarelli si estende dal periodo tolemaico fino all’inizio del XIX secolo con particolare interesse per la statuaria romana, i marmi colorati della Roma imperiale, i frammenti architettonici e la pittura su pietra. Inoltre una vasta raccolta di glittica, che spazia nell’arco di cinque millenni, è stata concessa in comodato ai Musei Capitolini.

Private View Mercoledì 16 Maggio, 6pm – 9pm

La mostra è aperta:

17 Maggio – 6 Giugno 2018
Martedì – Sabato e su appuntamento Tel: +39 3392365274
Indirizzo:

Via Cassia 53, 00191, Roma

La mostra è nel garage di Villa Lontana, progettato nel 2010 dall’architetto Fabio Ortolani.

 

http://www.fondazionesantarelli.it/

About The Author

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.