“Il principio del tempo”

ROMA

LA NUOVA PESA

Dal 21 maggio al 31 luglio 2018

A cura di Vittoria Biasi

Qinggang Xiang è un giovane artista e studioso cinese, stabilitosi in Italia ormai da circa un decennio.

L’incontro con la cultura occidentale, e dunque con la filosofia e il pensiero critico europei, ha favorito in lui una più consapevole conoscenza della cultura d’origine, e la possibilità di attraversare il presente con un doppio registro culturale.

La mostra a cura di Vittoria Biasi, Il principio del tempo, che lunedì 21 maggio si inaugura a La Nuova Pesa, segue di due anni quella al Centro Luigi Di Sarro e costituisce la sua prima personale nella galleria che già lo aveva ospitato nell’ambito di una rassegna, Senza centro né periferia, dedicata all’arte di diversi continenti (2015)

Il medium privilegiato di Xiang è la ceramica, la cui arte ha proprio in Cina la sua più antica tradizione, anche di tecniche e di stili. Una tradizione che, possedendola, il giovane artista ha liberato dalle proprietà puramente ornamentali e decorative per farne veicolo di pensiero e di riflessione,  al pari di altri medium artistici quali la pittura, la scultura, il video, l’installazione.

La percezione del tempo, e la possibilità di una lettura ermeneutica della storia individuale e collettiva, è il tema che attraversa tutta quanta l’esposizione del giovane artista cinese. E non è un caso se, ad accogliere il visitatore, è l’opera paradigma dell’intera mostra: un tronco d’albero i cui rami si protendono nel tentativo di afferrare il tempo, qui rappresentato da un fascio di luce.

Ma afferrare il tempo, trattenerlo, non si può: proprio come nella citazione di Zhuang Zi, che l’artista qui ci ricorda,  secondo la quale il consistere degli uomini tra il cielo e la terra è così veloce quanto il passaggio di un cavallo bianco in una piccola fessura.

Oppure il tempo si possiede attraverso la memoria e il rispetto dell’equilibrio della natura, in quanto entrambi costituiscono un ponte tra il passato e il presente: una serie di ceramiche che riproducono il fazzoletto rosso, complemento  della divisa del giovane alunno maoista Xiang, e una linea di foglie, anch’esse in ceramiche, spezzate al centro e nelle cui sezioni sono riportate alcune citazioni del pensiero della tradizione (Confucio), sono lì a testimoniarlo.

http://www.nuovapesa.it/

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