I segreti della Fiera di Bologna svelati da Fabrizio Russo, di Anna de Fazio Siciliano

FRusso (1)

Cosa pensa dello stato dell’arte della Fiera?

Nonostante le critiche che la Fiera ha ricevuto a mio avviso è sicuramente in crescita.

Quali sono le impressioni suscitate dall’ultima kermesse? Critiche, punti a favore?

Le impressioni sono perlopiù positive: i nostri due padiglioni principali e speculari sono stati molto apprezzati dai visitatori.

Quanto conta l’aspetto delle vendite? La sua galleria ha raggiunto i risultati sperati?

L’aspetto delle vendite è ovviamente fondamentale: per quello che ci riguarda e da quello che abbiamo sentito anche confrontandoci con altri colleghi è stata positiva.

Ci indica qualche altra considerazione che non sia stata interessata dai giornali e che lei vorrebbe far presente con questa breve intervista?

Credo sarebbe un aspetto molto interessante, per le prossime edizioni di Arte Fiera, organizzare dei pannelli esplicativi dedicati ai collezionisti ove si spiegano le normative vigenti e quello che i clienti debbono chiedere al momento dell’acquisto di un’opera d’arte!

In definitiva, a quanto risulta, l’allestimento della Galleria Russo, pur trattandosi di una Fiera, è stato apprezzato da più parti sulla stampa. Non solo per la bella scelta di artisti del mondo contemporaneo (Ottieri, Filesi, Benetta) ma è in modo particolare per l’esposizione dei disegni di Sironi che ha ricevuto un’alta considerazione. Non ci credete? Basta visitare la galleria in via Alibert 20 che dal 6 febbraio ha inaugurato la mostra “Mario Sironi. Disegni, progetti e bozzetti per il Popolo d’Italia”.

 

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