A ROMA C’E’ UN LAGO

di Matilde Fracassi

“A Roma c’è un lago”. Con questa frase ad ottobre 2013 è iniziata la lotta per salvare definitivamente dalla speculazione edilizia l’intero complesso dell’ex fabbrica SNIA Viscosa.

Poche persone allora conoscevano la storia di questa area di Roma Est nel quartiere Pigneto-Prenestino, e la sua straordinaria ricchezza: un lago di acqua sorgiva, nato da un tentativo di speculazione agli inizi degli anni Novanta e trasformatosi in un ecosistema ricco di biodiversità; i ruderi della vecchia fabbrica, interessante esempio di archeologia industriale dei primi anni Venti del secolo scorso; l’Archivio storico Viscosa che attraverso i suoi documenti dà voce alla storia della città e del quartiere intrecciandola con le innumerevoli storie delle operaie e degli operai che in quella fabbrica hanno lavorato.

L’inizio della storia

La storia del Parco delle Energie inizia nel 1990, quando l’intero complesso industriale della Viscosa, circa 123.000 metri quadrati di fabbricati dei primi anni Venti e una pineta storica, è acquistato per un’operazione di speculazione edilizia, fortemente osteggiata dai abitanti e comitato di quartiere che vogliono che tutta la zona sia destinata a parco pubblico.

A giugno del 1992 un primo colpo di scena: la concessione edilizia viene revocata perchè si scopre che è stata data in base alla falsificazione di una mappa catastale, ma questo non basta, i lavori di scavo continuano.

E allora avviene qualcosa di straordinario e inaspettato: la natura si ribella, entra in scena il “lago che combatte”.

Il lago

Si, perchè le ruspe, scavando ad una profondità di circa 10 metri per realizzare il parcheggio di un centro commerciale, intercettano la falda acquifera e l’acqua sgorga allagando il cantiere. I responsabili tentano di convogliarla nel collettore fognario che però esplode. Gli scantinati delle case intorno a largo Preneste si allagano e i lavori di costruzione del centro commerciale si bloccano definitivamente.

Il lago si stabilizza con un’estensione di circa 10.000 mq, una profondità di oltre 9 metri e un perimetro superiore ai 500 metri. In più di venti anni intorno al lago si sviluppa un ecosistema ricco di biodiversità. Recentemente sono state censite più di 180 specie di piante ed oltre 70 specie di avifauna, tre delle quali protette dalla Direttiva EU Uccelli, il Martin pescatore, la Sgarza ciuffetto e il Falco pellegrino.

Le lotte

Gli abitanti che si erano mobilitati per bloccare il centro commerciale, ottengono nel 1997 l’apertura del Parco delle Energie, con ingresso da via Prenestina 175, sulla collina della pineta che sovrasta il lago.

Nel corso dei primi anni Duemila nel parco si costruiscono il Quadrato, uno spazio polifunzionale per attività teatrali e sportive e la Casa del Parco con la Sala Ovale, la Serra, la ludoteca, il Centro di documentazione “Maria Baccante” – Archivio storico Viscosa.

“Parco delle Energie”: è un nome che descrive bene questo luogo. Nato per sottolineare la scelta a favore della produzione di energia pulita attraverso l’installazione dei pannelli fotovoltaici sugli edifici del parco. Il nome vuole infatti ricordare anche le energie umane e sociali che nel passato hanno animato le lotte antifasciste e operaie nell’ex fabbrica e che ora si incontrano e collaborano per la difesa dell’ambiente contro la speculazione.

Attraverso un lungo percorso iniziato nel 2007, si è costituito il Forum Territoriale Permanente del Parco delle Energie. Ne fanno parte abitanti del quartiere, il Centro sociale exSnia, comitati, associazioni e rappresentanti del Municipio V.

Il Manifesto culturale elaborato dal Forum è stato riconosciuto nel 2010 dal Consiglio Municipale.

Il Forum, che si riunisce in assemblea pubblica aperta a tutti il primo mercoledì di ogni mese, ha coordinato in tutti questi anni le attività nel Quadrato e nella Casa del Parco e le azioni per la tutela dell’intera area dell’ex fabbrica.

Fin dall’inizio, l’invito rivolto dal Forum ad ogni abitante del quartiere è stato “Informati, comunica, lotta”.

La lotta per il lago

Ed è proprio partendo da queste parole d’ordine che, a ottobre del 2013 si organizza la lotta per bloccare un ennesimo tentativo di cementificazione dell’area e per chiedere la tutela dell’ecosistema intorno al lago.

Si scopre che parte del lago e dell’area antistante sono già di proprietà pubblica perchè espropriati nel 2004 ma che devono essere presi in carico dal Comune entro il 13 agosto 2014 per evitare che tornino in possesso del proprietario.

Inizia quindi una corsa contro il tempo .

Si organizzano diverse azioni di forte mobilitazione popolare con cortei e manifestazioni, vari convegni di studio, progetti storico-naturalistici con le scuole del quartiere. Si presentano agli uffici competenti la richiesta di vincolo di tutela sugli edifici dell’ex fabbrica, e la richiesta di inserimento del lago nel Catasto delle acque pubbliche.

Nella lotta sono coinvolti artisti come Zerocalcare, gli Assalti Frontali e Il Muro del Canto, che con disegni, musica e video contribuiranno in modo determinante a far conoscere la vicenda del lago.

Tutte queste azioni portano il 5 agosto 2014 alla “breccia di Portonaccio”: il Comune di Roma apre un varco nel muro che nasconde il lago e il giorno seguente prende ufficialmente possesso dell’area per effettuarne la perimetrazione e la messa in sicurezza.

Il parco delle energie oggi

Sono trascorsi più di tre anni da quel giorno, ma fino ad oggi solo l’impegno costante del Forum del Parco delle Energie ha garantito l’apertura giornaliera autogestita dell’area del lago, utilizzando fondi raccolti con attività di autofinanziamento.

Il Forum organizza numerose visite storico-naturalistiche guidate al lago e segue vari progetti didattici in collaborazione con le scuole del territorio.

Da circa un anno è partito il progetto “Api per il lago” e all’interno del parco è stato realizzato un apiario didattico.

Nel 2015 il Forum ha presentato alla Regione Lazio la documentazione necessaria affinché l’intera area exSnia fosse dichiarata “Monumento Naturale” o “Riserva Naturale”, ma questo non è ancora avvenuto..

Eppure solo attraverso uno strumento di tutela naturalistica e ambientale, questo luogo, ricco di testimonianze storiche, bellezza naturale e aspetti di grande interesse scientifico, potrà essere definitivamente protetto da qualunque tentativo di nuova speculazione.

Recentemente, due installazioni artistico-ambientali sono state realizzate al lago.

Il 3 dicembre 2107, l’artista argentino Tom‡s Saraceno della fondazione Eurocene, venuto a Roma per un’iniziativa presso il Maxxi, ha realizzato una “Scultura fluttuante al lago exSnia”.

Al momento, il lago ospita “Spilli”, installazione ambientale di Alberto Timossi con sistema sonoro di Simone Pappalardo.

(redatto a cura del Forum Territoriale Permanente del Parco delle Energie, febbraio 2018)

 

Per altre informazioni:

lagoexsnia.wordpress.com

facebook.com /lagoexsnia

www.archivioviscosa.org

facebook.com / Centro documentazione Maria Baccante – Archivio storico Viscosa

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