Hidalgoarte è animalista al 100%

L’Associazione Culturale Hidalgo condivide l’azione di protesta compiuta, dall’Associazione 100% Animalisti, contro la mostra veneziana del biocida Damien Hirst.

Nella notte tra il 6 e il 7 marzo gli attivisti hanno depositato 40kg di sterco davanti a Pazzo Grassi, dove la mostra avrà luogo. Un atto coraggioso e dal forte valore simbolico. Altre iniziative di lotta sono in programma, Hidalgoarte sarà sempre al fianco di queste battaglie di civiltà, per il rispetto della vita e degli animali.

Già in passato la nostra associazione, nell’articolo “Morte e resurrezione degli animale nell’Arte Contemporanea”, aveva espresso il suo più totale disprezzo nei confronti di individui che causano la morte di animali per fare le loro opere. Gli animali non possono difendersi, il loro nuovo e sconosciuto nemico si chiama Arte, la parte peggiore dell’Arte Contemporanea.

Gli autori di queste funeste pratiche sono protetti da un potente sistema socio/economico che non conosce alcun tipo di codice etico.

L’immoralità di queste operazioni così dette “artistiche” è totale!

L’art.11 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale, UNESCU 1978 recita così:

“Ogni atto che comporti l’uccisione di un animale senza necessità è biocidio, cioè un delitto contro la vita”.

Mi spiace, Cari Artisti Biocidi, ma l’Arte non è sopravvivenza bensì una pulsione della mente. Non lo sapevate?

 

Riportiamo qui di seguito le motivazioni della protesta dei 100% Animalisti, tratte dall’articolo comparso sul “Corriere del Veneto” del 7 marzo 2017.

«Damien Hirst, inglese – si legge infatti nella rivendicazione gli animalisti – è uno di quei falsi artisti (come Nitsch e Cattelan, dei quali ci siamo già occupati) che costruiscono le loro effimere fortune sull’uso di animali, imbalsamati, squartati, spesso uccisi per l’occasione, che sono il “materiale” delle loro performance. Le sue “opere” sono tra le più pagate al mondo. Il successo di Hirst si basa su due elementi: far leva sulle peggiori pulsioni e sensazioni umane, e il supporto di mercanti d’arte, critici prezzolati e galleristi. L’arte non c’entra per niente. Hirst è famoso per esporre animali uccisi e inglobati nella formaldeide, o imbalsamati, e per l’impiego di migliaia di Farfalle le cui ali vengono strappate e incollate su oggetti vari. La morte e il gusto del macabro servono ad attirare l’attenzione. Poi ricchi collezionisti come Saatchi e addirittura la prestigiosa Sotheby’s pensano a far salire artificialmente le quotazioni del ciarpame di Hirst. E’ una squallida operazione commerciale basate sulla morte e il disprezzo verso esseri viventi e senzienti. (…) In aprile – continuano gli animalisti – prenderà il via a Venezia un duplice evento dedicato agli ultimi dieci anni di attività di questo individuo, con esposizioni a Palazzo Grassi e alla Punta della Dogana. E’ un ulteriore insulto a una città che di Arte, di vera Arte. ne possiede in abbondanza. CENTOPERCENTOANIMALISTI si oppone a questo uso commerciale della vita dei fratelli Animali per mostrare tutto il nostro disprezzo verso questo falso artista e chi lo sostiene, nella notte tra il 6 e 7 marzo, i nostri militanti hanno posizionato davanti all’entrata di Palazzo Grassi a Venezia, uno striscione ironico contro Damien Hirst e scaricato oltre 40 kg di sterco animale. Non sono escluse altre azioni e blitz a sorpresa contro la vergognosa “mostra” prima e durante».

http://www.centopercentoanimalisti.mobi/

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