GIUSEPPE MODICA e il suo #autoritratto al Macro Asilo

ROMA

MACRO ASILO, Sala Cinema

Via Nizza, 138

Martedì 10 dicembre 2019, ore 11-13

Il giorno 10 dicembre 2019, alle ore 11.00, Giuseppe Modica  si racconta al Macro Asilo di Roma (sala cinema), in occasione del ciclo di incontri #autoritratto. Partecipano Marcello Fagiolo Dell’Arco Roberto Gramiccia.

Biografia

1953 – Giuseppe Modica nasce a Mazara del Vallo, Trapani. L’interesse per la pittura si mostra assai precocemente e appena quattordicenne dipinge le sue prime tele, nature morte nelle quali è già presente la tensione verso una “metafisica” delle cose quotidiane.
Navigatore solitario e pittore singolare, non assimilabile a gruppi di tendenza precisi, è stato collocato da Maurizio Fagiolo nel gruppo “De Metaphisica”(Guarienti, Ferroni, Paolini, Bonichi, Modica, Luino) .

1972 – Si iscrive alla facoltà di Architettura di Palermo e l’anno successivo si trasferisce a Firenze, città nella quale instaura un dialogo intenso e proficuo con il “museo” e dove frequenta l’Accademia di Belle Arti, completando gli studi nel 1978.

1973 – Gennaio. Esordisce, a diciannove anni, con una mostra personale a Mazara del Vallo; poi, nel giugno, a Palermo.

1976 – La Galleria La Stufa ospita la sua prima personale a Firenze; nella presentazione in catalogo il critico Elvio Natali parla già di “metafisica”.

1978 – Completati gli studi rimane a Firenze dove prosegue la sua attività di ricerca artistica. Sono anni durissimi nei quali la sopravvivenza è assicurata dall’appoggio di pochi amici appassionati d’arte e di piccoli collezionisti.
Anni di sperimentazione, fondamentali per la sua formazione nei quali si va strutturando il suo linguaggio pittorico, quella “misura”, quel rigore essenziale che saranno elemento sostanziale e vitale della sua opera futura.
Gli è a fianco la moglie Carla, conosciuta nel 1976.

1982 – 1984 – Allestisce le altre mostre di Firenze che riscuotono l’interesse della critica toscana più attenta: Pier Carlo Santini, Tommaso Paloscia, Renzo Federici, Giuseppe Nicoletti. Partecipa a Basilea alla Fiera Internazionale d’Arte “Art Basel 13” e alla successiva edizione “Art Basel 14” con la Inter Art Galerie Reich.

1985 – Il pittore Bruno Caruso scrive un significativo saggio per la mostra alla galleria romana “Incontro d’arte”. La mostra costituisce il momento di partenza per un dialogo con studiosi che hanno poi sostenuto il suo lavoro: Dario Micacchi, Enzo Bilardello, Guido Giuffrè e altri.
In quell’occasione incontra Maurizio Fagiolo dell’Arco che da quel momento si è interessato con viva attenzione all’evoluzione della ricerca di Modica.

1986 – Allestisce la mostra personale alla Galleria “La Tavolozza” di Palermo, nel corso della quale fa conoscenza con lo scrittore Leonardo Sciascia, che manifesta interesse e apprezzamento per le sue opere e gli dedica un intervento sul “Corriere della Sera”, una pagina di grande chiarezza, rivelatrice e premonitrice di una nuova verità per la ricerca di Modica.

1987 – Si trasferisce a Roma.

1989 – Apre un dialogo con Vittorio Sgarbi che focalizza in termini storico-critici lo spessore e l’autonomia della ricerca di Modica ne L’ammodicazione del sogno, testo per le personali alla galleria “La Tavolozza” di Palermo e “Jannone” di Milano.
Nello stesso anno vince la Cattedra di Pittura nelle Accademie di Belle Arti (concorso nazionale per esami, titoli e meriti artistici). Attualmente è Docente Ordinario di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.
La critica continua ad occuparsi di lui, fra gli altri Marcello Venturoli, Sebastiano Grasso, Giorgio Soavi, Claudio Strinati.

1990 – È invitato alla VI Triennale dell’incisione di Milano.

1991 – La sua prima retrospettiva museale è allestita alla Tour Fromage di Aosta su invito di Janus, direttore del prestigioso Museo Internazionale d’Arte Contemporanea. Per questa mostra Maurizio Fagiolo dell’Arco scrive il saggio Le stanze inquiete nel catalogo edito da Fabbri. E’ un testo fondamentale per comprendere la pittura dell’artista: scandaglia in modo originale ed approfondito il lavoro di Modica mettendone in evidenza la complessa fenomenologia delle tematiche: artificio – luce – memoria – sicilitudine – geometria – specularità – tecnica.

1992 – Tramite Maurizio Fagiolo conosce Alfredo Paglione della “Galleria Trentadue” di Milano, con il quale si crea una proficua collaborazione e una duratura amicizia. Significativo anche l’incontro con Antonio Tabucchi che ha scritto il racconto Le vacanze di Bernardo Soares per accompagnare una cartella di incisioni realizzate da Modica e pubblicate dall’editore Sciardelli di Milano.

1993 – Invitato da Franco Farina, presenta una retrospettiva al Palazzo dei Diamanti di Ferrara con testo di Maurizio Fagiolo e poesia di Cesare Vivaldi.

1994 – 1995 – Partecipa alla XXXIV e XXXV edizione del Premio Suzzara alla Galleria Civica d’Arte Contemporanea e al XXVII Premio Vasto. Inaugura, nell’ambito delle manifestazioni Argam, invitato da Benito Recchilongo, una personale alla Galleria Andrè di Roma.

1996 – È presente alla rassegna di arte contemporanea Pitture – Il sentimento e la forma allestita da Marco Goldin a Treviso ed espone a Milano con una personale, incentrata sul tema dello specchio, alla Galleria Appiani Arte 32, con un testo di Marco Di Capua.

1997-98 – L’ampia mostra antologica alla Casa dei Carraresi di Treviso, illustra aspetti significativi della ricerca di Modica dal 1980 in poi; curata da Marco Goldin si correda di una monografia Marsilio con testi di Guido Giuffrè, Massimo Onofri, Claudio Strinati. Nello stesso anno a Palazzo Spadaro di Scicli si inaugura la mostra personale a cura di Paolo Nifosì Un metafisico nella terra dei fenici.
Sempre nel 1998, a cura di Carmine Siniscalco, con testo di Maria Teresa Benedetti inaugura una personale allo Studio S a Roma.

1999 – È invitato alla XIII Quadriennale d’Arte al Palazzo delle Esposizioni di Roma e allestisce una mostra personale a Colonia alla Inter Art Galerie Reich.

2001 – Partecipa su invito al XXVIII Premio Sulmona e alla VIII Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea de Il Cairo oltre ad esporre con diverse mostre personali a Messina, Roma e Palermo.

2002 – La Città di Mazara del Vallo gli rende omaggio con la mostra antologica La luce è la luce è la luce, a cura di Maurizio Fagiolo dell’Arco, con catalogo edito da Umberto Allemandi. Partecipa inoltre al LIII Premio Michetti: Italia-Argentina.

2003 – È presente alla rassegna d’arte contemporanea Novecento Siciliano in prestigiosi musei di Minsk, Mosca, Barcellona, Palermo.

2004 – Il Soprintendente Claudio Strinati, con il patrocinio del Polo Museale Romano, cura nel Complesso del Vittoriano la sua mostra retrospettiva “Riflessione” come metafora della pittura. Opere 1989-2003, con catalogo Umberto Allemandi.
Nello stesso anno il Museo Civico d’Arte Moderna e Contemporanea di Arezzo, a cura di Giovanni Faccenda, gli organizza un’altra retrospettiva: Piero ed altri enigmi, incentrata sui rapporti enigmatici e arcani che legano da sempre la pittura di Modica al sublime magistero pierfrancescano.

2005 – Sarà la Provincia di Palermo a promuovere nel Loggiato di San Bartolomeo la sua rassegna personale: L’enigma del tempo e l’alchimia della luce a cura di Aldo Gerbino.

2007 – La retrospettiva La realtà dell’illusione-Opere 1983-2007 è allestita, curata da Guido Giuffrè, al Convento del Carmine di Marsala, voluta dalla Regione Sicilia e dall’Ente Mostre d’Arte Contemporanea “Città di Marsala”. E’invitato alla mostra dell’Arte Italiana in Palazzo Reale a Milano a cura di Vittorio Sgarbi.

2008 – A Roma, nel Museo Nazionale di Palazzo di Venezia, Modica presenta la mostra Roma e la città riflessa con opere dal 1999 al 2008, visioni di città restituite attraverso la loro immagine allo specchio, in una sequenza di frammenti che si compongono e scompongono in ritmi di colore, luce e buio.

2009 – Dopo una serie di partecipazioni ad mostre collettive, è da segnalare la personale Blu Modica al Centro Culturale Le Muse di Andria, curata da Marco Di Capua con catalogo Silvana Editoriale.

2010 – Ritorna ad esporre a Milano, dopo molti anni, con la personale Metafisica di luce alla galleria Federico Rui Arte Contemporanea-Spazio Crocevia, con un testo di Gabriele Simongini.
Nello stesso anno è da segnalare la mostra retrospettiva Inseguire la Pittura. Giuseppe Modica opere 1999-2010, a cura di Laura Gavioli a Potenza Galleria Civica di Palazzo Loffredo.

2011 – Segnalato dal critico letterario e scrittore Massimo Onofri è invitato da Vittorio Sgarbi alla 54 Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Venezia, Padiglione Italia, Corderie Arsenale.
Ermetiche Apparenze. Metafisica e pittura a cura di Giovanni Faccenda al Centro Culturale Le Muse, Andria.

Nel 2012 Modica crea 12 tavole ad acquerello per illustrare l’Agenda Manzoniana 2012, su commissione della Fondazione Carichieti ed allestisce una mostra personale delle stesse tavole al Museo de’Mayo a Chieti e alla Casa del Manzoni a Milano.
Egli è invitato alla quindicesima biennale di Arte Sacra, nel Museo Stauros, Isola del Gran Sasso,. Egli Fa parte degli artisti invitati per la nascita del Nuovo Museo di Arte Contemporanea presso il santuario del Divino Amore a Roma. Nello stesso anno è da segnalare la mostra: ”Dopo de Chirico. artisti metafisici italiani contemporanei” al Panorama Museum a Bad Frankenhausen.

Nel 2013 Modica vince il 64°Premio Michetti ”La bellezza necessaria”. Nello stesso anno E’ da segnalare la personale alla Galleria Elle Arte in Palermo con significativo testo critico di Sergio Troisi. E’ invitato ad una singolare mostra itinerante 10 artisti per Edgar Lee Masters, a cura di Marco Fazzini, in omaggio alla raccolta di poesie Spoon River , Centro Culturale Le Muse, Andria; Biblioteca civica, Pordenone; Galleria civica Ricci Oddi, Piacenza.

Nel 2014 L’ambasciata italiana in Australia a Canberra espone in permanenza tre importanti opere e il Ministero degli Affari Esteri, Palazzo della Farnesina, include tre opere tra le più significative della sua ricerca,nella Collezione d’Arte contemporanea.
Nello stesso anno Modica allestisce a mostra personale La luce di Roma a cura di Roberto Gramiccia alla Galleria La Nuova Pesa: è una selezione di opere tra le più significative dal 2005 al 2014 il cui denominatore comune è la luce e la città di Roma.
Quasi in contemporanea alla Catania Art Gallery si inaugura un’altra importante personale “Misteri di luce” a cura di Francesco Gallo; sono opere tra il 2007 e il 2014 che indagano la luce mediterranea nella sua essenza sublime.
Presso il Centro culturale Le Muse di Andria, a cura del filosofo Rocco Ronchi, si apre una singolare mostra “Arte come Eresia” che vede insieme un ristretto gruppo di protagonisti della storia contemporanea dell’Arte, non assimilabili alle correnti ortodosse: Bulzatti, Ferroni, Guarienti, Guccione, Kopp, Luino, Mattioli, Modica, Savinio, Tornabuoni, Riva.
Un riconoscimento importante arriva a Modica anche dalla Cina con il primo premio (medaglia d’oro) al “Festival Internazionale d’Arte di Nanchino”con acquisizione dell’opera per il Museo del festival

Nel 2015 Modica apre la sua prima mostra personale a Parigi a cura di Giovanni Lista con il testo “La mélancolie onirique de Giuseppe Modica” alla galleria Jean Sifrein.

In dicembre 2015 e gennaio 2016 Modica partecipa alla mostra Blue Vision-Italy contemporary Art in Cina a Chong Qing nel Museum Art Gallery Zhongshan Industrial Park.

Il 6 Maggio 2016, a cura di Marcello Fagiolo si inaugura, con il patrocinio della Fondazione Orestiadi, della Diocesi di Mazara del Vallo e del Comune di Gibellina il Trittico La Crocefissione di Luce appositamente dipinto per essere collocato nella Chiesa Madre di Ludovico Quaroni.

http://www.giuseppemodica.com/

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