DANILO FIORUCCI – La visione del Tempo

di Giulia Del Papa

Lo spazio dell’Associazione culturale TRAleVolte ospita fino al 31 maggio la mostra “La visione del tempo” dell’artista perugino Danilo Fiorucci a cura di Aldo Iori.

Il titolo della mostra prende spunto da una delle opere esposte, il grande quadro a olio e bitume che campeggia sul fondo della sala, ma nel complesso il progetto espositivo si caratterizza per essere identificativo dell’intensa ricerca dell’artista. L’eterogeneità delle opere proposte, come sottolinea il curatore, è solo una momentanea apparenza, poiché Fiorucci si muove senza timore né soluzione di continuità tra pittura, disegno e scultura, forte della propria esperienza e dei lunghi anni di studio e pratica artistica.

L’intimo spazio espositivo viene dunque abitato da forme in movimento, che si aprono a parete o si ergono in verticale, giacché è proprio quell’idea di rapporto continuo tra lo spazio e il tempo che rappresenta sin dagli inizi il filo conduttore della ricerca dell’artista, consentendogli di unire e ricollegare tra di loro gli esiti formali cui di volta in volta giunge.

È il movimento ad attrarre la vista, un movimento spiraliforme, quasi un turbine che definisce e modella i volumi plastici e le forme grafiche e pittoriche che Fiorucci attraversa, sperimentando tecniche e materiali differenti.

“Lo spazio assente” nelle forme “Altana” e “Clessidra” sono le due grandi sculture verticali a dimensione ambientale che campeggiano nella sala. E mentre la prima resta sospesa in ondulazione alla struttura in metallo che la sorregge, la seconda si eleva esile e vigorosa dal pavimento. In entrambi i casi non compaiono volumi aggettanti, ma la forza turbinante intorno a cui si muove la forma espande e restringe la materia intorno a sé, in un movimento allo stesso tempo centripeto e centrifugo. L’artista spiega come sia proprio la consistenza leggera del materiale utilizzato, il poliuretano, a consentirgli di realizzare queste opere che si compongono di sottili sagome stratificate, a partire da una forma iniziale che si modifica man mano che il disegno plastico prende corpo. Nel candore quasi etereo delle superfici queste strutture sembrano porzioni di un moto perpetuo, che l’artista sembra aver ricomposto nella materia rendendolo visibile.

Se la plasticità della scultura vive proprio nei volumi di cui si compone, anche nelle opere pittoriche e grafiche Fiorucci rimanda all’idea di tridimensionalità. E dunque, ai toni bianchi e cerulei delle sculture si contrappongono i colori intensi della grande tavola “La visione del Tempo”, in cui movimenti delle pennellate creano sfumature concentriche delicate, che dal chiarore del primo piano passa ai rossi scuriti di bitume. Come l’occhio di un ciclone anche qui è la forza, che assorbe e risucchia la materia, a creare una profondità che va oltre il piano della pittura. Quest’opera dalle dimensioni maestose chiude come una quinta teatrale lo spazio espositivo, richiamando a sé quanto gli è intorno e lanciando lo sguardo verso uno spazio che è al di là del vissuto presente. L’interesse nei confronti delle forme organiche, indefinite e allo stesso tempo concrete, carnose, è palese nell’opera in carboncino e gesso “L’evidenza della carne”. Sull’ampio foglio campeggia un corpo, che pare quasi crearsi per accumulazione, come materia che generandosi si sospinge verso l’alto e prende forma nel tempo che la compone.

A chiudere la mostra (o ad aprirla) è “La Durata di un istante – La Cura”: una grande forma semicircolare sospesa a parete, creata dalla rivisitazione di una grande opera del 1989 andata deteriorata. In quest’opera a TRAleVolte quel che resta della pregressa scultura, una grande forma circolare sospesa, è la porzione di un guscio, una sorta di grande fossile che porta con sé la memoria del tempo. Nella sospensione della sua collocazione sotto la volta di un arco, sembra perdersi e riemergere dall’intonaco della parete, viva nella pittoricità della superficie mossa, composta da garza e gesso, e in quel volume cavo che lascia intravedere anche di riflesso il blu della superficie interna.

La mostra visitabile fino al 31 maggio, si completa di un catalogo edito da Freemocco con testi critici di Aldo Iori e Maila Buglioni.

Info Mostra

DANILO FIORUCCI – LA VISIONE DEL TEMPO

mostra a cura di/ exibition curated by Aldo Iori

12 – 31 maggio 2023 TRAleVOLTE Piazza di Porta San Giovanni, 10, Roma.

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