Sculture in campo, l’arte di oggi sarà l’archeologia di domani

di Maurizio Di Giovancarlo, tusciaweb.eu

Lei è Lucilla Catania, artista-scultrice, è la proprietaria e artefice di Sculture in campo, un vero e proprio museo all’aperto di arte contemporanea nelle campagne della Tuscia. Siamo a Bassano in Teverina, un frizzante paesino sulle sponde della Valle Tevere, che da poco è entrato a far parte della lista dei borghi più belli d’Italia, e che lavora a spron battuto per emergere dall’anonimato, piaga che affligge molti paesi del nostro territorio.

Con l’amico Vladimiro ci allontaniamo in macchina dal centro del borgo di Bassano in Teverina per raggiungere, percorrendo una stradina bianca, Poggio Zucco, dove è situato il parco delle Sculture in campo che è diviso in due zone, la prima si chiama la “Casetta Lola” e la seconda “il Querceto”, e dove di lì a poco dovrei incontrare Lucilla.

Eccola che arriva a cavallo della sua Bruna. Alla mia domanda del perché questo parco di arte contemporanea nella Tuscia, Lucilla mi risponde mentre scende da cavallo e lo lega alla staccionata della recinzione. “Il perché è molto semplice: sono una scultrice da sempre e, avendo trasferito il mio essere in questo territorio, ho portato con me tutta la mia storia e la mia idea di arte. Mi sembrava bello fare una cosa importante per gli altri, portando la cultura contemporanea in un territorio sprovvisto di questi elementi”.

Mentre parliamo, passeggiamo per questo parco e le opere sembrano accompagnarci in questo movimento: “Non ho portato con me solo il mio lavoro (anche perché sarebbe stato narcisistico parlare solo di se stessi): ho raccolto in questo parco il lavoro di tanti scultori italiani ed anche internazionali”. I profumi della campagna si confondono con il bianco della pietra usata dall’artista giapponese Maki Nakamura nella sua opera “Zero”, e con le ombre racchiuse nelle “finestre” ritagliate dalle linee rosse che si succedono nell’Elogio alla lentezza dell’italiano Renzogallo.

“Capire l’arte contemporanea non è semplice – ci dice Lucilla – perché si presenta molto complessa al suo primo impatto visivo, essendo carica di mille sfaccettature. C’è da rilevare che le persone che sono venute al nostro parco hanno dimostrato interesse e un’apertura al tipo di linguaggio che trasmette l’arte contemporanea qui esposta, che speriamo diventi un patrimonio artistico di questa terra”. A un certo punto Lucilla mi lascia solo, impegnata in una chiamata al cellulare, ed io continuo la mia passeggiata in mezzo al verde e all’arte.

M’impressiona l’opera dell’italiano Bruno Ceccobelli dal titolo “Nuvole”, si tratta di una figura sintetica (un uomo scheletrizzato, lo chiama Ceccobelli) che trova nell’espressione della gestualità la ricerca di un punto di contatto tra l’uomo e l’universo. Ritorno indietro e mi trovo nel “Sentiero”: è il titolo di un’opera architettonica dell’italiano Claudio Palmieri, realizzata esclusivamente per Sculture in campo, composta di tre elementi simili a porte o stele. Questi elementi presentano al centro una forma intagliata di un albero stilizzato, lasciando intravedere il paesaggio circostante.

“Un paesaggio – dice Lucilla – che indubbiamente è stato caratterizzato da queste opere dell’intero parco, dandogli un valore aggiunto, anche perché possiamo dire che l’arte di oggi sarà l’archeologia di domani, lasciando così qualcosa di bello ai nostri posteri”.

Quindi, una mission importante quella che si è prefissata Lucilla Catania con la creazione di questo parco. Che oltre ad emozionare e coinvolgere il territorio, ed essere una lodevole iniziativa culturale, vuole diventare anche un volano economico per sostenere un futuro di questa terra, guardando sempre di più a quei fattori importanti che sono l’ecologia, l’economia circolare, la sostenibilità e anche l’industria della bellezza.

Sculture in campo rimane un luogo da visitare in “modalità lenta”, in modo tale da apprezzare la bellezza del luogo e delle opere che alberga.

Il Parco Sculture in campo riaprirà al pubblico il 16 aprile prossimo, e in contemporanea è stata allestita una mostra degli autori Ines Fontenia, Paolo Grassino e Vittorio Messina presso lo spazio espositivo in via delle Fonti Alte sempre a Bassano in Teverina.

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