Rondò della polvere, delle immagini e delle ombre

ROMA

CASA DELLE LETTERATURE

Martedì 27 novembre 2018, ore 18,00

A cura di Maria Ida Gaeta

Fabio Coccetti, Jacopo Ricciardi, Beppe Sebaste, accompagnati dal musicista Enrico Ghelardi, inaugureranno con letture di loro testi tre sculture-leggii di  Andrea Fogli.

Brani tratti da “L’eminenza Grigia – Autobiografia della polvere” di F.Coccetti (Quodlibet),

da “Come un cinghiale in una macchia di inchiostro” di B.Sebaste (Nino Aragno Editore),

e da “Sonetti reali” (Rubbettino) e “Quarantanove giorni” di J.Ricciardi (Il Melangolo)

 

Lettura-Rondò organizzata in collaborazione con La Società Lunare.

In occasione della mostra di Andrea Fogli “Diari d’opera”, in corso fino al 7 dicembre alla Casa delle Letterature, è stato organizzato un “Rondò” teatrale e musicale con testi di tre scrittori che hanno affrontato in vario modo il tema della polvere e dell’evanescenza, dell’apparizione delle immagini e delle ombre, temi presenti nei due recenti libri di Fogli che hanno costituito lo spunto della mostra: il “Diario della polvere e dell’argilla” (Quodlibet) e “Santini apocrifi” (Corraini).

 

La lettura, accompagnata dai contrappunti musicali del sassofonista Enrico Ghelardi, verrà messa in scena nel contesto installativo creato da tre leggii-sculture in travertino e marmo di Andrea Fogli che nel prossimo anno saranno collocate permanentemente nel Parco della Scultura “Sculture in Campo” di Bassano in Teverina ideato da Lucilla Catania e curato da Alberto Dambrouso e Roberto Gramiccia. Le tre sculture, chiamate “Lettori”, non sono solo dei leggii, ma anche – come indicato dall’artista – “una scultura che legge e parla”: i levigati dischi in pietra saranno infatti schermi-lenti su cui osservare e leggere nitidamente il mutare delle ombre proiettate dal sole attraverso le foglie degli alberi, ma anche specchio-memoria delle macchie, delle impronte, dei minimi segni e calligrammi che con il tempo s’imprimeranno o nasceranno sulla loro superficie, entro il loro perfetto e immacolato disco di pietra.

Le sculture saranno visibili nel cortile del Borromini fino a fine gennaio 2019.

Le letture di Fabio Coccetti, Jacopo Ricciardi e Beppe Sebaste, che si alterneranno come fossero le voci della polvere, delle immagini o delle ombre, instaurerranno un efficace dialogo tra loro e con il particolare contesto installativo poiché accomuna autori e artista una medesima attenzione verso le più impercettibili e fragili traccia di vita, vissuta, sognata, animata o “inanimata” che sia.

Fabio Coccetti è nato e vive a Roma. Ha pubblicato studi sulla letteratura italiana e il teatro medievale. Tra le opere di narrativa ricordiamo, per le edizioni Monteleone, i romanzi brevi Viaggi organizzati. Tre storie, forse unaOutremar. Romanzo (di rovine) e la raccolta di racconti Sunset Boulevard. Nel 2006 ha visto la luce, presso manifestolibri, Piena di grazia. Da Bernadette all’industria delle apparizioni, una ricostruzione storico-critica delle vicende di Lourdes. Nel 2014, per Quodlibet, è uscito il saggio L’eminenza Grigia. Autobiografia della polvere, che ha inaugurato la ricerca sulla memoria e l’oblio proseguita con Il frammento e la parvenza. Le immagini tra memoria e oblio (Quodlibet, 2018). Per la rivista “Minority Reports” (n.5/2017, Mimesis edizioni), in un numero monografico dedicato al Vizio di forma, ha pubblicato il saggio Corrispondere con i morti. Tuttavia, a prevenire eventuali richieste, non esercita attività medianiche.

Jacopo Ricciardi, poeta e pittore, è nato nel 1976 a Roma dove vive e lavora. Ha curato dal 2001 al 2006 gli eventi culturali PlayOn per Aeroporti di Roma (ADR) e ha diretto la collana di letteratura e arte Libri Scheiwiller-PlayOn. Ha pubblicato diversi libri di poesia, Intermezzo IV (Campanotto, 1998), Ataraxia (Manni, 2000), Poesie della non morte (con cinque decostruttivi di Nicola Carrino; Scheiwiller, 2003), Colosseo (Anterem Edizioni, 2004), Plastico (Il Melangolo, 2006), Sonetti Reali (Rubbettino, 2016), Quarantanove Giorni (Il Melangolo, 2018). Suoi versi sono apparsi nell’antologia Nuovissima poesia italiana (a cura di Maurizio Cucchi e Antonio Riccardi; Mondadori, 2004) e sull’Almanacco dello specchio 2010-2011 (Mondadori, 2011).

Beppe Sebaste, poeta e scrittore, è nato a Parma e ha abitato in molti luoghi, tra cui Parigi e Pietrasanta. Tra i suoi libri più recenti il romanzo Fallire. Storia con fantasmi (produzione indipendente, Amazon 2015), Panchine. Come uscire dal mondo senza uscirne (Laterza, nuova edizione 2018) e la raccolta di poesie Come un cinghiale in una macchia d’inchiostro (Aragno 2018). Vive attualmente tra Roma e Narni – dove ha dato vita al luogo per le arti “Stanza – Ci Sono Cieli Dappertutto”. (www.beppesebaste.com)

Enrico Ghelardi, polistrumentista attivo da anni sulla scena jazz italiana, compositore ed improvvisatore, ha pubblicato sette cd jazz a proprio nome e suonato in importanti festival e jazz club. Al lavoro in campo musicale affianca la ricerca e la pratica spirituale. Insegnante di aishwara yoga e meditazione, ha pubblicato tre libri di argomento spirituale.

https://www.comune.roma.it/web/it/istituzione-biblioteche-di-roma-uffici-e-contatti.page?contentId=UFF31869

 

La mostra di Andrea Fogli “Diari d’opera” presso la Casa delle Letterature è aperta fino al 6 dicembre.

 

 

 

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