Investire in futuro. Valorizzare bellezza e talento come anticorpi contro l’impoverimento sociale, puntare su cultura e turismo come motori della ripresa, scommettere sui giovani. Il nuovo numero di How to Spend it, in edicola domani, mette l’arte al centro e ne esplora il potere di trasformazione, che attraversa business, formazione, produzione, charity.
Business: c’è un valore concreto, misurabile, della bellezza. Lo raccontano i maggiori collezionisti di fotografia di moda, nuovo settore di ricerca e investimento, su cui ancora si possono fare affari.
Investire nel bello conviene perché, come spiega il consulente finanziario Alain Servais «l’arte è una sacca di resistenza». Economica e creativa. Lo ribadisce l’imprenditore Dimitris Daskalopoulos: «Si può essere fortunati e vivere congiunture favorevoli di grande crescita e rivalutazione. Ma si colleziona soprattutto per passione».
Ma l’arte non è solo mercato, né mero piacere estetico, intrattenimento. Sandro Chia, protagonista della copertina del mensile del Sole24Ore e delle iniziative del suo primo anniversario, la descrive proprio come leva del cambiamento, occasione di relazione e sviluppo. Il che tiene insieme gli altri aspetti: produzione, formazione, charity. «L’oggetto di qualità, che sia artigianale o artistico, che sia un quadro o una bottiglia di vino, un ricamo o un pezzo design, è un simbolo.
Nel momento in cui lo realizzi o lo acquisti, crei un mondo. Tu non compri oggetti, ma vita e tempo». Futuro e possibilità. Per questo, per festeggiare il primo anno di How to Spend it in Italia, la scelta è stata di compiere un viaggio nel meglio delle capacità produttive e artigianali, dalla moda al design, dalla tecnologia all’alta gioielleria e di farlo con un obiettivo charity: sostenere Save the Children e il progetto Illuminiamo il futuro. Un Paese come l’Italia, che su bellezza e qualità della vita fonda la sua fortuna internazionale, ha uno dei tassi di dispersione scolastica più alti d’Europa (il 15 per cento) e un ragazzo su quattro è sotto il livello minimo di competenze quando si tratta di leggere, scrivere, contare.
I Punti Luce di Save the children sono centri ad alta densità educativa che promuovono il talento dei bambini nei quartieri svantaggiati delle città italiane: l’obiettivo dell’Anniversary Project è di aiutare ad aprirne il maggior numero possibile. Ne è nata una vera e propria gara di solidarietà fra le maggiori aziende del lusso. Ciascuna ha aderito all’iniziativa dedicando quello che più e meglio sa fare: tempo e lavoro, know how e manifattura, realizzando un’opera originale e fatta a mano, in un solo esemplare. Il risultato è una mostra, al Mudec, il prossimo 10 novembre a cui seguirà un’asta on line, aperta a tutti, i cui proventi saranno interamente devoluti a Save the Children. Dall’11 novembre, si accende la luce su: www.charitystars.com/howtospendit.