NOVIGRAD (CROAZIA)
MUZEJ LAPIDARIUM
Dal 9 giugno al 9 luglio 2017
La pittura di Nelio Sonego varia la stessa idea fin dall’inizio – registrare le vicende dei ritmi di linee sulla superficie. Potremmo dire che la pittura di Sonego accade in un continuo ritornare, nella ripetizione. Però, quello che è sempre presente nell’opera di Sonego o, diciamolo, quello che viene sempre ripetuto, è la superficie intatta della tela. Quindi, la tela non è colorata, ma rappresenta il materiale naturale dello sfondo pittorico. Per Sonego questo bianco neutrale ha un determinato ruolo – è lo spazio che sta fermo, aspetta e provoca, affinché lui in un certo momento ovvero nel momento giusto possa iscriverci il tempo. È quel tempo quando Sonego in un respiro e in un gesto con lo spray acrilico lascia sulla tela una serie o più serie di linee colorate o nere, intrecciate in molteplici direzioni. Senza alcune storie superflue, aggiungendo più che sottraendo, riducendo il quadro al minimo degli elementi, Sonego realizza la gradazione dei contenuti, la ritmicità e la graduazione dello spazio espositivo. (dr. sc. Jerica Ziherl)
NELIO SONEGO // Nasce in Svizzera, a Sion, nel 1955. Frequenta e si diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia con Emilio Vedova. Negli anni Duemila hanno luogo diverse personali: alla galleria A Studio Invernizzi di Milano, alla Fondazione Ado Furlan di Pordenone, alla Galleria Civica a Rigo di Novigrad-Cittanova (Croazia), alla Meandar di Zagabria e alla Sala delle Pietre di todi.
