Buio sulla Ville Lumière, di Stefano Luppi (Il Giornale dell’arte, 14-11-2015)

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Parigi. Gli attentati dei fondamentalisti islamici di Isis a Parigi di venerdì 13 novembre hanno causato, oltre alla morte di 128 persone e al ferimento di circa 300 in differenti luoghi del centro e dell’area dello stadio, anche la chiusura di tutti i musei, biblioteche e luoghi di cultura della Ville Lumière, compresa la Tour Eiffel. Bisogna tornare agli anni bui della seconda guerra mondiale per ricordare la chiusura dei simboli di Parigi, appunto il Louvre e la Torre Eiffel: quest’ultima oltre che sprangata è anche al buio per simboleggiare visivamente la città di Parigi sconvolta dagli attentati. La società che gestisce il monumento simbolo della città annuncia dunque lo stop temporaneo alle visite, senza indicare quando potrà riaprire. I milioni di turisti presenti a Parigi non possono al momento neppure recarsi presso gli altri principali musei cittadini, dal Musée d’Orsay a quello di Picasso, dalla Reggia di Versailles al Centre Pompidou. E l’Opéra ha annullato i concerti e le rappresentazioni programmate, così come tutti i cinema della capitale francese resteranno chiusi fino a nuova indicazione del Governo. Nella notte tra venerdì e sabato, infine, anche le Galeries Fafayette erano state chiuse in seguito al ritrovamento di un pacco sospetto.

 

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