“Come pensieri”. La personale di DANIELA MONACI

ROMA

STUDIO TIEPOLO 38

Dal 23 ottobre al 15 dicembre 2021

A cura di Giovanna dalla Chiesa

 

In questa nuova personale Daniela Monaci prosegue la sua ricerca sull’apparire delle forme.

L’artista ci porta dentro lo spettacolo del mondo come una manifestazione in continuo divenire e trasformazione, dove ogni cosa si tramuta continuamente in una altra cosa, dove tutto è interdipendente e forse tutto è un grande gioco irreale.

Lo fa con il mezzo fotografico, le sue raffinate elaborazioni attraverso cui siamo abituati a conoscerla, ma questa volta nel suo lavoro entrano nuovi mezzi espressivi: disegno e creta.

E’ lei stessa a raccontare come durante il lockdown, “in questo periodo in cui siamo stati costretti a lavorare e a incontrarci attraverso lo schermo del computer, ho sentito forte il bisogno di tornare alla materia, di toccare con il corpo e affondare le mani nella creta “.

L’interdipendenza e la trasformazione sono presenti in tutta la mostra, a partire dalle immagini di piante grasse, che sembrano galleggiare in spazi senza confini: possono essere asteroidi, o formazioni marine, forme vegetali o animali, microcosmi o macrocosmi. In questo nuovo interesse verso il rapporto tra immagine e corpo, le stesse immagini prendono forma nella creta. Nascono così le piccole crete, incise e percorse da una fitta rete di armonie geometriche, come in una meditazione.

Scrive la curatrice Giovanna dalla Chiesa:

Sono come pensieri queste ultime opere di Daniela Monaci, dove la mano ha plasmato e accarezzato i corpi di creta che restano idealmente sospesi, quasi isole sull’acqua delle carte nautiche, reminiscenza di lontani viaggi e osservazioni infantili.

Il pensiero si trasmette lievemente a una mano, che va da sola quasi senza intenzione, e ritrova l’onda, i ritmi, le traiettorie e il battito del tempo, scalfito nelle trafitture preziose della creta che circondano da cima a fondo le superfici in emersione. 

La trama di armonie segrete su cui l’occhio trasvola, mentre la mano le compone – quasi un merletto – in analogia con i puntini traslucenti tracciati sulla carta nautica, coglie la visione sospesa tra cielo e mare, tra l’alto e il basso, tra profondità e superficie, lasciando che tutto scorra e si muova sospinto dal caso e dall’attrazione, verso una soglia trasognata e meditativa.

Come le gocce di rugiada sulle foglie
Come il rotolare smagliante delle perle. “

 

Il centro della mostra è una installazione composta da 8 strutture, supporti discreti per le carte nautiche da cui affiorano escrescenze vegetali o animali e diventano isole: è un mondo in emersione portatore di armonie geometriche, lievi percorsi di luce d’oro e d’argento, mentre alle pareti ali di cigno appaiono come isole o candide montagne che emergono dal nulla.

Sono sparse nella stanza, in un ordinato-disordine, come un arcipelago.

Ti devi muovere fra di loro, andare a cercarle. Per guardarle ti devi chinare leggermente e in quel tuo gesto verso di loro, percepisci il loro gesto verso di te, il loro affiorare. Appaiono, ma è una apparizione discreta, pronta a sparire, a immergersi di nuovo o a salire più su, verso il cielo. Sono esseri fragili.

Anche loro, come tutto nel mondo, sono pronte alla trasformazione, a divenire altro. Lasciano leggere tracce di luce, che appaiono o spariscono a seconda del tuo movimento attorno alla mappa. Eppure in questa precarietà, in questa soglia tra l’essere e il non essere ti chiedono di sostare, di guardarle a lungo: hanno così tanti particolari e disegni da mostrarti.

Comunicano e chiedono anche a chi guarda lentezza, calma, gentilezza.

 

Daniela Monaci ha esposto presso gallerie private, Musei ed Istituzioni pubbliche in Italia e all’estero tra le quali:

Palazzo delle Esposizioni,Roma- Museo Andersen, Roma- Istituto Nazionale per la Grafica, Roma – Archivio d Stato di Torino- Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Suzzara,-Scuderie Aldobrandini, Frascati- Pescheria, Centro per le arti visive, Pesaro -Museo laboratorio di arte contemporanea, La Sapienza, Roma,- Musei Capitolini, Centrale Montemartini – XI Biennale d’arte Sacra. San Gabriele, Teramo – Auditorium Goethe Institut di Roma- Sale Bolaffi, Torino – Kunsteverein Buxtehude, Amburg,- American Accademy, Villa Aurelia, Roma- Galleria Civica d’Arte Celso, Castions di Zoppola- Galleria d’arte moderna di Roma- Biblioteca Vallicelliana, Roma, Studio Arte la città, Verona

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