MUSEE PICASSO PARIS
Fino al 25 agosto 2019
Alexander Calder e Pablo Picasso – due delle figure più influenti del panorama artistico del XX secolo – inventarono nuovi modi di interpretare i grandi temi dell’arte. Se le risonanze fra i due artisti sono infinite, una chiave di connessione potrebbe essere intercettata nella loro esplorazione del vuoto, dell’assenza dello spazio che entrambi gli artisti hanno indagato dalla figura fino all’astrazione.
Calder e Picasso vollero presentare o rappresentare il non-spazio, da una parte dando definizione a una sottrazione di massa, come nella scultura di Calder, dall’altra esprimendo la torsione del tempo, come nei ritratti di Picasso.
Calder ha esternato il vuoto attraverso la curiosità e lo sviluppo intellettuale, utilizzando forze invisibili in modi che sfidarono i limiti dimensionali, o come la definì egli stesso “grandeur-immense”
Picasso personalizzò l’indagine concentrandosi nell’interiore emozionale. Trasferì egli stesso dentro ogni personaggio ritratto e ruppe lo spazio fra l’autore e il soggetto.
L’esposizione comprende circa 120 lavori che illustrano come i due artisti, ciascuno con la sua chiave, si siano confrontati col vuoto e tutto questo racconta un mondo in cui la massa è sottratta dall’assenza della massa stessa e dove al centro di qualsiasi cosa quello che scopriamo è il nulla.
La mostra è organizzata in partnership con la Fondazione Calder, New York, e la Fundación Almine y Bernard Ruiz-Picasso para el Arte (FABA). E’ una coproduzione col Museo Picasso di Malaga dove la mostra sarà trasferita dal 24 settembre al 2 febbraio 20120.