Al via la XXIII edizione della Triennale di Milano

 

MILANO

TRIENNALE MILANO

Dal 15 luglio all’11 dicembre 2022

 

L’Esposizione Internazionale di Triennale Milano, che nel 2023 festeggerà i cento anni della sua fondazione, è uno degli appuntamenti più importanti dedicati al design e all’architettura in campo internazionale ed è promossa da Triennale in collaborazione con il Bureau International des Expositions (BIE) e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

L’evento è stato aperto da Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e sono intervenuti, Dimitri S. Kerkentzes, Segretario Generale del Bureau International des Expositions (BIE), Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, Carla Morogallo, Direttrice Generale di Triennale Milano, Ersilia Vaudo e Francis Kéré, Main Curators della 23ª Esposizione Internazionale. Erano presenti personalità del mondo culturale e accademico internazionale, rappresentanti delle Ambasciate e altri interlocutori rilevanti del settore privato.

Secondo il Ministro Di Maio: “Il design, uno dei motori della produzione industriale italiana, unisce le sfere economica, culturale e tecnologica e rappresenta uno degli assi portanti dell’azione di promozione integrata del MAECI e della sua rete estera. Farnesina e Triennale lavorano fianco a fianco, come nel caso della Giornata del Design Italiano nel mondo, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere la conoscenza al di fuori dei confini nazionali dei prodotti di tale settore strategico del Made in Italy, al fine di incrementarne i volumi di esportazione ma anche di favorire la conoscenza della tradizione artigiano-manifatturiera dei territori e dei nostri distretti industriali”.

Dimitri S. Kerkentzes
, Segretario Generale del Bureau International des Expositions (BIE), ha dichiarato: “Il tema della 23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano è un invito a mettere in discussione le nostre convinzioni, ad abbracciare la vastità e l’incertezza dell’ignoto e a tracciare una nuova direzione per l’umanità. Riunendo diverse prospettive, culture e background nell’ottica di guardare tutti verso la stessa sfida, questa Esposizione Internazionale rivelerà soluzioni inaspettate e stimolerà la sperimentazione e l’innovazione”.

Stefano Boeri
, Presidente di Triennale Milano, ha affermato: “La 23ªEsposizione Internazionale vuole essere una piattaforma di dialogo e ricerca, un’occasione di scambio e incontro che coinvolge artisti, designer, architetti, curatori, scuole e collettivi, ma anche istituzioni culturali, musei e istituti di ricerca provenienti da tutto il mondo. Questa pluralità di punti di vista ci permetterà di allargare lo sguardo su quello che ancora non sappiamo di non sapere. In un momento drammatico e complesso come quello che stiamo vivendo, crediamo che sia più importante che mai preservare e valorizzare lo scambio di idee, esperienze e riflessioni tra paesi e culture diversi.”

La 23ª Esposizione Internazionale affronta il tema dell’ignoto, interrogandosi sui misteri del mondo conosciuto e aprendo uno spazio di riflessione su “quello che non sappiamo di non sapere”. Unknown Unknowns propone uno sguardo nuovo sullo sconosciuto, non attraverso polarizzazioni – luce/buio, pieno/vuoto, scienza/arte –, ma come occasione di indagine: dall’universo più lontano alla materia oscura, dal fondo degli oceani all’origine della nostra coscienza. L’ignoto diventa così una dimensione da vivere, non più in antagonismo con ciò che non conosciamo, ma come elemento di stupore di fronte alla vastità di ciò che ci sfugge.

L’Esposizione si presenterà come una costellazione di mostre e progetti riunendo 400 artisti, designer, architetti, provenienti da più di 40 paesioltre 600 opere22 partecipazioni internazionali, con una forte presenza del continente africano, rappresentato da 6 padiglioni nazionali (Burkina Faso, Ghana, Kenya, Lesotho, Repubblica Democratica del Congo e Ruanda).

In linea con la tradizione delle Esposizioni Internazionali di Triennale, la 23ª edizione includerà la mostra tematica – curata da Ersilia Vaudo, astrofisica e Chief Diversity Officer all’Agenzia Spaziale Europea – e una sezione dedicata alle partecipazioni internazionali, sollecitate sotto l’egida del Bureau International des Expositions attraverso canali governativi.
Francis Kéré – premiato con il Pritzker Architecture Prize 2022, il più importante premio internazionale per l’architettura – curerà gli allestimenti negli spazi comuni di Triennale e due installazioni dedicate alle voci del continente africano.

Oltre alla mostra tematica, la 23ª Esposizione Internazionale ospiterà altre due grandi mostreMondo Reale, ideata da Hervé Chandès, Direttore Artistico Generale della Fondation Cartier pour l’art contemporain, e La Tradizione del Nuovo, curata da Marco Sammicheli, Direttore del Museo del Design Italiano di Triennale. Ci saranno anche una serie di installazioni e progetti speciali che vedranno coinvolti gli storici dell’arte Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, il musicista e scrittore Francesco Bianconi, il filosofo Emanuele Coccia, la ricercatrice e docente del Dipartimento ABC del Politecnico di Milano Ingrid Paoletti, l’artista e Grand Invité di Triennale 2021-2024 Romeo Castellucci, il maestro dell’architettura e del design Andrea Branzi.

Le mostre e i progetti della 23ª Esposizione Internazionale

La mostra tematica Unknown Unknowns
La mostra tematica, curata da Ersilia Vaudo, sarà il centro nevralgico della 23ª Esposizione Internazionale. Un percorso dai contorni sfumati e permeabili che presenterà più di cento tra opere, progetti e installazioni di artisti, ricercatori e designer internazionali che si confrontano con l’ignoto.
Unknown Unknowns affronterà una serie di tematiche tra cui la gravità, considerata “il più grande designer”, un artigiano che modella instancabilmente l’universo cui apparteniamo; le mappe, sistemi attraverso cui orientare traiettorie e percorsi; le nuove sfide dell’architettura, che si apre a prospettive inedite come quella di abitare lo spazio extraterrestre, fino ai misteri legati allo spazio profondo.
La mostra tematica comprenderà quattro special commission che Triennale ha affidato al designer giapponese Yuri Suzuki, alla designer italiana Irene Stracuzzi, al collettivo di architetti statunitensi SOM, e all’artista turco-americano Refik AnadolOltre alle opere commissionate, la mostra includerà una serie di installazioni site specific, tra cui quelle realizzate da Andrea GalvaniTomás SaracenoBosco SodiProtey TemenJulijonas Urbonas e Marie Velardi.
Lungo il percorso espositivo saranno inoltre presenti quattro Listening Chambers, spazi in cui il suono si fa parola e dove il visitatore potrà abbandonarsi alle narrazioni di grandi personalità del mondo scientifico. E così il neuroscienziato Antonio Damasio affronterà il tema del sé e della coscienza, il fisico teorico Carlo Rovelli quello del tempo, il filosofo della biologia Telmo Pievani rifletterà sull’origine della vita, la fisica teorica Lisa Randall sul mistero di ciò che sta al di là dei nostri sensi.
Nell’ottica del riuso e della sostenibilità, l’allestimento della mostra tematica – progettato da Space Caviar e realizzato da WASP – sarà interamente creato attraverso la stampa 3D. Verrà prodotto negli spazi di Triennale da grandi stampanti, sviluppate per questa specifica applicazione architettonica, utilizzando solo materiali di origine naturale e in gran parte derivati da sottoprodotti dell’industria agroalimentare.

Le partecipazioni internazionali
Sono 22 le partecipazioni internazionali presenti alla 23ª Esposizione Internazionale, promosse da istituzioni e atenei considerati eccellenze internazionali, oltre che da numerosi Governi. Rispetto alle precedenti edizioni, è particolarmente significativa la presenza del continente africano, rappresentato da 6 stati.
Una proposta diversificata in termini di temi, prospettive, contesti e provenienze, che darà conto della complessità e delle differenti tradizioni culturali. Le partecipazioni internazionali proporranno progetti espositivi ma anche appuntamenti del public program, un fitto calendario di incontri ed eventi che nei cinque mesi della manifestazione offriranno occasioni di approfondimento, dialogo e scambio.

I progetti di Francis Kéré
Le opere che Francis Kéré, Pritzker Architecture Prize2022, ha ideato per la 23ª Esposizione Internazionale invitano i visitatori a usare tutti i sensi e ricordano che esiste una conoscenza troppo spesso trascurata che dovremmo riscoprire per affrontare gli “Unknown Unknowns” che ci attendono. Il primo progetto è una torre alta 12 metri all’ingresso di Triennale che riunisce immagini e materiali che raccontano di ciò che è stato e di ciò che verrà. L’installazione Yesterday’s Tomorrow, al centro della sezione delle partecipazioni internazionali, interroga l’architettura vernacolare del Burkina Faso, con le sue pratiche e rappresentazioni, per farla rivivere in un modo nuovo.
Kéré ha progettato inoltre le sedute per gli spazi comuni di Triennale e l’installazione Under a Coffee Tree, realizzata in collaborazione con Triennale e Lavazza Group e situata nel Caffè Triennale. Un albero, simbolo di socialità, proprio come il rito del caffè che avvicina e accomuna persone diverse in tutto il mondo. Kéré è stato inoltre incaricato dal Burkina Faso – che per la prima volta partecipa all’Esposizione Internazionale – di realizzare il progetto Drawn Together, un muro che i visitatori sono invitati a co-creare.

Mondo Reale
La Fondation Cartier pour l’art contemporain, con cui Triennale Milano ha avviato un partenariato della durata di otto anni, è stata invitata a prendere parte alla 23ª Esposizione Internazionale. La mostra Mondo Reale, curata da Hervé Chandès, Direttore Artistico Generale di Fondation Cartier, sarà una riflessione sui concetti di mistero e ignoto, attraverso il lavoro di 17 artisti internazionali.
Se la mostra Unknown Unknowns si allontana dalla Terra per esplorare il mistero dell’universo, Mondo Reale è immaginata come un atterraggio sul nostro pianeta per portare l’attenzione sulle meraviglie che lo compongono e i segreti che sottendono alla sua imperscrutabile perfezione. Tra film, dipinti, fotografie, installazioni e sculture, Mondo Reale esplora la realtà come rêverie, proponendo un’esperienza estetica e contemplativa strutturata intorno alla conoscenza e al suo annullamento: un incontro diretto ed emozionale con molteplici visioni dell’ignoto attraverso la lente dell’arte e della scienza.
L’exhibition design è concepito da Formafantasma e riunisce opere iconiche, alcune delle quali realizzate appositamente per questa mostra, degli artisti: Jean-Michel Alberola, Alex Cerveny, Jaider EsbellFabrice HyberYann Kebbi, Guillermo Kuitca, Hu LiuDavid Lynch, Ron MueckVirgil Ortiz, Artavazd Pelechian, Sho ShibuyaAlev Ebüzziya SiesbyePatti Smith, Sarah Sze, Andrei Ujica, Jessica Wynne.
La Fondation Cartier contribuirà inoltre al public program dell’Esposizione Internazionale con una serie di conversazioni e incontri che coinvolgono artisti, autori e scienziati, proiezioni speciali e una Soirées Nomades che invita cantori tradizionali a esibirsi con le loro canzoni sull’amore, la natura e la lotta per la sopravvivenza.

La Tradizione del Nuovo
Il Museo del Design Italiano di Triennale Milano, diretto da Marco Sammicheli, si presenterà in una veste inedita proponendo un progetto espositivo che, a partire dalla collezione di Triennale e dagli archivi delle passate Esposizioni Internazionali, racconterà come il design italiano abbia sempre avuto un approccio coraggioso e dedicato all’esplorazione, affrontato il non ancora conosciuto attraverso la ricerca. La mostra, intitolata La Tradizione del Nuovo,raccoglie opere, installazioni, documenti, processi creativi e sperimentazioni che hanno contribuito allo sviluppo della società toccando aspetti sociologici, commerciali, ecologici, tecnologici e culturali tra il 1964 e il 1996.
Il percorso espositivo offrirà ai visitatori alcune delle ricerche più significative del design italiano e li inviterà ad approfondirle con percorsi distinti che seguono uno sviluppo temporale – dalla 13ª Triennale Tempo Libero del 1964 alla 19ª Triennale Identità e differenze del 1996 – e uno tematico che si articola in un arcipelago di parole, fenomeni, azioni – La Gravità, Il Mistero del sé, Environments, ‘80s Movements, ‘90s Playground, Sinestesia e Musica – e autori che hanno favorito eventi inaspettati, dubbi, risposte, e conquiste tecniche, come Liisi BeckmannClaudio SalocchiRoberto SambonetExhibition Design GroupFiorucci DxingAlberto MedaClino Trini Castelli.
L’allestimento della mostra, progettato da Zaven, metterà in scena materiali, metodi del design e della cultura del progetto tracciando nuovi percorsi formali e creativi per rinnovare il processo di sperimentazione e scoperta insito nella ricerca applicata al design italiano.

Le installazioni e i progetti speciali
L’Esposizione Internazionale comprenderà una serie di progetti speciali commissionati da Triennale ad alcune personalità del mondo della cultura.
Gli storici dell’arte Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa cureranno la mostra Il corridoio rosso, su progetto di allestimento di Margherita Palli e con la consulenza alle luci di Pasquale Mari, un’esposizione che ricostruirà in modo estremamente realistico l’interno di una casa borghese del primo Novecento, dove il mistero si cela dietro a ogni porta chiusa.
Francesco Bianconi, scrittore, cantautore e musicista, presenterà l’installazione Play the Unknown, che rifletterà sul concetto di ignoto come spazio meraviglioso e abitabile, evocando le profondità degli oceani. Il filosofo Emanuele Coccia, oltre a curare le due pubblicazioni che accompagnano l’Esposizione, ha ideato la video installazione che accoglierà il pubblico introducendo i temi delle mostre, realizzata dallo studio Dotdotdot. Ingrid Paoletti, in collaborazione con altri docenti del Politecnico di Milano,presenterà il progetto Alchemic Laboratory, luogo che riformula le categorie di inerte e vivo, artificiale e naturale, esauribile e rinnovabile nella ricerca dei materiali per il progetto.
L’artista e regista teatrale Romeo Castellucci, Grand Invité 2021-2024 di Triennale, parteciperà con due progetti: uno performativo, intitolato domaniche anticipa l’Esposizione e apre al pubblico dal 27 maggio al 5 giugno 2022, e uno installativo, EC, in programma a novembre 2022. Infine l’Esposizione Internazionale sarà l’occasione per celebrare un maestro dell’architettura e del design come Andrea Branzi, che insieme a Lapo Lani presenterà dal 19 luglio al 4 settembre 2022 Andrea Branzi. Mostra in forma di prosaun film che ripercorre l’impegno intellettuale di circa settant’anni di carriera di una figura che ha saputo anticipare e interpretare importanti trasformazioni sociali e culturali.
Nello spazio espositivo intorno a Casa Lana verrà inoltre allestita la mostra Ettore Sottsass. Il calcolo, secondo appuntamento del ciclo dedicato all’architetto e designer che affronterà il rapporto tra grande numero e tecnologia e la collaborazione di Sottsass con Olivetti.

Planeta Ukrain
Planeta Ukrain, il Padiglione dell’Ucraina alla 23ª Esposizione Internazionale, sarà un progetto diffuso negli spazi interni ed esterni di Triennale. La partecipazione ucraina ha preso forma attraverso incontri, riflessioni, dialoghi e una mostra che si sono svolti da marzo 2022 e che continueranno fino all’apertura e per tutta la durata della manifestazione. Planeta Ukrain, curato dallo scrittore Gianluigi Ricuperati con l’attrice Lidiya Liberman e la pianista Anastasia Stovbyr, presenta una panoramica della cultura contemporanea ucraina toccando diversi ambiti disciplinari. Saranno coinvolti nel progetto importanti artisti ucraini, tra cui l’artista e fotografo Boris Michajlov, l’artista Nikita Kadan, la disegnatrice Sasha Sinimova, la fotografa e scrittrice Yevgenia Belorusets.

Bee Awards
Come avvenuto per la 22ª Esposizione Internazionale Broken Nature: Design Takes on Human Survial, anche per questa edizione verranno assegnati i Bee Awards ai tre contributi più meritevoli tra le partecipazioni internazionali, scelti sulla base dell’accuratezza dell’interpretazione del tema e della qualità e rilevanza delle idee proposte. La giuria sarà nominata nel mese di giugno e i premi verranno annunciati il 13 luglio 2022, in occasione della cerimonia di inaugurazione. I tre premi sono stati realizzati dalla designer Nina Salsotto –Unurgent Argilla, con materiali provenienti dal giardino di Triennale.

Le pubblicazioni e il progetto grafico
Due pubblicazioni, curate da Emanuele Coccia ed edite da Electa, accompagneranno l’Esposizione Internazionale. Si tratta di un volume di saggi e un catalogo che forniranno al lettore una guida e uno strumento prezioso per comprendere le tematiche della manifestazione. Il volume di saggi raccoglierà contributi teorici di importanti autori internazionali, mentre il catalogo presenterà le opere e i progetti esposti accompagnati da immagini di allestimento.
L’identità visiva dell’Esposizione e delle pubblicazioni è stata sviluppata dallo studio grafico 2×4 di New York. Il sistema grafico si basa su una metafora affascinante quanto misteriosa: un fascio di luce che separa due vuoti, un frammento di conoscenza in un universo sconosciuto.

Il public program e le attività digital
I temi della 23ª Esposizione Internazionale verranno inoltre affrontati attraverso gli incontri del public program, curato da Damiano Gullì, che da luglio a dicembre 2022 forniranno occasioni di approfondimento e di confronto. Tutte le partecipazioni internazionali e le realtà che contribuiscono alla manifestazione saranno coinvolte in questa programmazione. Una serie di progetti digitali, dal gaming alla realtà virtuale ai podcast, e gli articoli della sezione Diario 2022 del magazine di Triennale offriranno ulteriori spunti di riflessione.

La 23ª Esposizione Internazionale, realizzata sotto l’egida del Bureau International des Expositions e in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, è supportata dai membri della Fondazione La Triennale di Milano: il Ministero della Cultura, la Regione Lombardia, il Comune di Milano e la Camera di Commercio di Milano, MonzaBrianza, Lodi.

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