Cuba, al via la personale di Pizzi Cannella “La Habana 2015” a cura di Roberto Gramiccia

InvitoDal 24 novembre al 4 gennaio 2016 si terrà, negli spazi della Galeria el Reino de este Mundo, all’interno della prestigiosa Biblioteca Nacional Josè Martì situata nella storica Plaza de la Revolución a L’Avana (Cuba), la personale di Pizzi Cannella dal titolo La Habana, curata da Roberto Gramiccia. Il comitato organizzativo che l’ha resa possibile è coordinato da Simone Oggionni. La mostra rientra nel programma della Settimana della Cultura Italiana, giunta quest’anno alla sua XVIII edizione e organizzata, come di consueto, dall’Ambasciata d’Italia a L’Avana, in collaborazione con il Ministero della Cultura cubano, la Oficina del Historiador della Città de L’Avana e il Comitato cubano della Società Dante Alighieri. La Settimana della Cultura ha l’obiettivo di diffondere la lingua e la cultura italiana nell’Isola e di rafforzare l’antico legame tra i due paesi. L’operazione, per il suo spessore culturale e per l’importante momento storico in cui si colloca, ha ottenuto il patrocinio, oltre che dell’Ambasciata d’Italia a L’Avana, anche del Comune di Roma e dell’Accademia di San Luca.

Con la mostra La Habana, composta da 44 opere su carta (di medie e grandi dimensioni) realizzate        appositamente per l’occasione, Pizzi Cannella racconta di un territorio da lui, prima d’ora, mai esplorato. L’artista a Cuba non è mai stato ma per lui è lo stesso. Anzi forse è meglio. Perché per un “viaggiatore da camera”, come lui si definisce, non conta lo spazio fisico ma quello mentale. Pizzi Cannella ci conduce allora, con l’ausilio dell’immaginazione, nelle smisurate piantagioni di tabacco di Pinar del Rio, nella vita di Marisol, Alicia e Mercedes, nelle bettole de L’Avana vecchia illuminate dalla luce fioca dei suoi Salon de Musique, nelle Cattedrali, nell’Arcidiocesi di San Cristobal, in mare aperto e nei porti. L’artista, per la realizzazione delle sue opere, trae ispirazione dalla grande tradizione cubana, antica e popolare le cui figure e immagini sono storiche e allo stesso tempo senza storia. La Cuba di Pizzi Cannella è intrisa di sudore e di fumo di tabacco come in un sogno lontano.

Il catalogo della mostra, edito dalla Maretti Edizioni, si avvarrà dei contributi originali di Carmine Robustelli, Ambasciatore d’Italia a L’Avana, Roberto Gramiccia, curatore della mostra, Simone Oggionni, responsabile Comitato Organizzativo, Abel Fernandez-Larrea, scrittore e saggista cubano e Vanessa Crescenzi. Archivio Pizzi Cannella.

(…) Pizzi (così ama farsi chiamare dagli amici) a Cuba non è mai stato. Come non era mai stato a Tunisi. Ma per lui è lo stesso. Anzi forse è meglio. Perché per un “viaggiatore da stanza”, come si definisce, non conta lo spazio fisico ma quello mentale. Conta l’idea, o meglio quel groviglio di suggestioni fatto di conoscenze ma anche di emozioni, ricordi, intuizioni e premonizioni che governa tutta la sua arte. É l’esprit de finesse a regolare il gioco delle carte (quelle esposte oggi sono proprio carte) che questo artista ormai da diversi decenni conduce avanti con risultati che lo collocano internazionalmente in una dimensione di assoluto prestigio. De finesse, pas De géométrie, si diceva, e non perché la geometria – la razionalità – sia una cosa “minore” o meno nobile, ma perché gli strumenti di lavoro che questo autore si è scelto, e che corrispondono alla sua natura, sono quelli che hanno a che vedere con la poesia e non con la fredda ragione calcolatrice. (tratto dal testo in catalogo La Habana, il pittore e il poeta, di Roberto Gramiccia).

 

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