LA STRUTTURA ALARE DEL CALABRONE NON E’ ADATTA AL VOLO, MA LUI NON LO SA E VOLA LO STESSO. Una collettiva a cura di Daniela Bigi

una-panoramica-dellarea-dove-sorgera-la-fondazione-480x279ROMA

FONDAZIONE PER L’ARTE

HUB 5

Dal 26 settembre al 20 ottobre 2016

“La struttura alare del calabrone non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso”. Questo aforisma viene attribuito ad Albert Einstein, che forse, in realtà, non lo ha mai scritto. Lo abbiamo scelto come titolo del nuovo progetto della Fondazione per l’Arte per la leggerezza dell’immagine che evoca, e per quella provocazione delicata con la quale congiunge, come in un goffo volo, pensiero logico, sentimento volitivo, élan poetico. Nessuna specifica riflessione di ordine scientifico, nessun riferimento ad attività di natura psicologica, cui pure sembrerebbe rimandare.Solo un’immagine atta a restituire la temperatura di un progetto.
È stato Alessandro Sarra a suggerirlo, divertito. Ed era perfetto. Di fatto abbiamo lavorato tutti insieme a questa mostra, come è sempre stato in Fondazione, ove fin dalle prime battute abbiamo deciso di muoverci tra le coordinate della dimensione laboratoriale e della condivisione progettuale. Nei cantieri del 2014 e 2015 ci siamo concentrati esclusivamente sulla generazione emergente, facendo della produzione gomito a
gomito il fulcro di un dialogo a più livelli. Quest’anno la modalità si complica e mette insieme l’idea di una residenza estiva di giovani artisti con quella di una mostra vera e propria, pensata, stricto sensu, come occasione dialogica tra opere di artisti di generazioni differenti, per qualche verso vicini. Una mostra da vedere, più che da leggere su un invito o un comunicato. Con una compagine di artisti apparentemente inadatta a produrre un volo in stormo. Eppure…Effettivamente ci siamo incontrati parecchie volte. Diversi i temi sul tavolo. Fra i più sentiti: la possibilità reale di un dialogo tra generazioni e provenienze culturali differenti, al di là delle mode dell’ultim’ora.
Come evitare l’applicazione di facili schemi di relazione intergenerazionale? Perché riunire artisti già tradizionalmente
vicini? Perché nessuno straniero?
Abbiamo un quadrato e un triangolo in mostra. Dalla loro intersezione esce una forma geometrica composita. Evviva. C’è dell’inventiva. C’è una risposta ai quesiti posti.
Altri due temi forti nelle nostre chiacchiere: geometria e contiguità sentimentali. Non sarà difficile ritrovare tutto questo nel grande capannone
di via del Mandrione 105.
Ho cercato di dare forma a un’intuizione che ha a che fare con il valore fondativo dell’opera, con le ragioni del suo concepimento, gli orizzonti visivi della sua ideazione, le relazioni di contiguità elettiva, o talvolta semplicemente geografica, o magari invece sentimentale, che ne scandiscono iprocessi generativi.
La struttura alare del calabrone non è adatta al volo, ma lui
non lo sa e vola lo stesso. D.B.

 

Autori: Simone Berti, Stanislao Di Giugno, Alessandro Sarra, Gianfranco Maranto

 

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