Il varo de Il Manifesto della fragilità

Copertina-jpg--240x360Nel pomeriggio del 27 giugno, presso le sale della Fondazione Lelio e Lisli Basso, il Centro Riforma dello Stato ha presentato il Manifesto della fragilità. Il documento trae spunto da una discussione collettiva che ha preso spontaneamente le mosse dalle reazioni e dalle suggestioni suscitate da un libro uscito da pochi mesi. Parliamo di Elogio della fragilità (Mimesis) di Roberto Gramiccia. L’autore per l’occasione è stato presentato, insieme agli altri relatori – Alberto Olivetti, Simone Oggionni e Lucilla Catania – dal Direttore del CRS, Nicola Genga. L’introduzione del Direttore e i vari interventi hanno ben scandagliato le ragioni di un’iniziativa che ha coinvolto molte decine di autorevoli figure del mondo della cultura, dell’arte e della politica ma anche del lavoro e delle professioni, le quali hanno voluto aderire a un manifesto che, in buona sostanza, vuole mettere a disposizione una piattaforma di riflessione e di discussione – anche operativa – sui temi cruciali della fragilità individuale e collettiva del nostro tempo. Alle varie relazioni è seguita una discussione intensa e appassionata, che sarebbe durata molto più a lungo se i tempi tecnicamente contigentati di disponibilità della sala fossero stati più ampi. Fra gli interventi del pubblico, particolarmente significativi quelli di Ennio Calabria, Salvatore Bonadonna, Enrica Petrarulo, Valeria Cademartori e Franca Mora. Ancora una volta il CRS ha contribuito fattivamente ad alimentare una riflessione collettiva che ritrova nell’interdisciplinarietà il senso più profondo di una cultura della complessità e dell’intero, orgogliosamente controcorrente nel tempo della divisione esasperata del fare e del sapere. E così il varo del Manifesto della fragilità è stato celebrato nel migliore dei modi. Speriamo che il viaggio sia lungo e sull’imbarcazione salgano numerosi i viaggiatori, fragili ma non rassegnati!

http://www.centroriformastato.it/

About The Author

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.