CAVEAU – Quarta idea in cassaforte di Bianco-Valente

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CAVEAU vicolo del Coltellinaio

Dal 26 maggio 2016

Quarta idea in cassaforte

Ognuno può vederci ciò che vuole, creando un’immagine nella propria mente, determinata unicamente dalla suggestione delle parole: le parole scritte da Bianco-Valente.

Sono loro, gli artisti napoletani autori della nuova idea di CAVEAU – la quarta in ordine di tempo, dopo quella di Pablo Echaurren, Alfredo Pirri e Marina Dacci – che sarà esposta da oggi nella galleria più piccola del mondo, una preziosa cassaforte incassata nelle mura medioevali del centro storico di Siena nel Vicolo del Coltellinaio, nata da un’idea dell’artista Serena Fineschi.

“L’opera nasce da una riflessione sulle potenzialità del linguaggio, sulla capacità dell’uomo di indurre la formazione di immagini nella mente dei propri interlocutori, utilizzando semplicemente le parole – spiegano Bianco-Valente – Immagini che si formano traendo linfa dal bagaglio delle proprie esperienze personali, e questo spiega perchè a partire da uno stesso testo ci sia una moltitudine di possibili raffigurazioni mentali, dovute all’unicità di ogni individuo”

Con questa nuova installazione entra nel vivo CAVEAU, il progetto che fino a dicembre coinvolgerà altri artisti, pensatori, scrittori, musicisti, poeti, fotografi, curatori, facendo entrare i visitatori in modo del tutto casuale, in contatto visivo ed emozionale con le loro opere inedite. In questa come in tutte le opere di CAVEAU, infatti, i passanti ci si imbattono accidentalmente, in punta di piedi come a cercare con l’opera una relazione intima ed empatica. Tutte le opere che fanno parte del progetto daranno vita ad una mostra e saranno raccolte in un libro edito dalla casa editrice Gli Ori. Un quaderno di idee con sempre nuove pagine da scrivere nel quale sarà svelata anche la relazione che lega i dodici ospiti di CAVEAU.

Bianco-Valente (Giovanna Bianco e Pino Valente) iniziano il loro progetto artistico nel 1994 indagando dal punto di vista scientifico e filosofico la dualità corpo-mente. Ciò ha comportato approfondimenti sull’evoluzione biologica e le interazioni fra le diverse specie viventi. A questi studi è seguita una evoluzione progettuale che mira a rendere visibili i nessi interpersonali. Esempi sono le installazioni che hanno interessato vari edifici storici, a cui hanno fatto seguito molti altri lavori incentrati sulla relazione fra persone, eventi e luoghi. Sin dai loro esordi Bianco-Valente hanno partecipato a numerose mostre personali e collettive, in Italia e all’estero, ed eseguito interventi installativi per importanti istituzioni museali e spazi pubblici, come Museo MAXXI (Roma), MACBA (Barcellona), Museo Madre (Napoli), Fabbrica 798 (Pechino), Palazzo Strozzi (Firenze), Triennale di Milano, Urban Planning Exhibition Center (Shanghai), Museo Reina Sofia (Madrid), Palazzo delle Esposizioni (Roma), Museo Pecci (Prato), Kunsthaus di Amburgo, NCCA – National Centre for Contemporary Arts (Mosca). Hanno realizzato progetti site specific anche in Libano (Becharre), in Marocco (Marrakech), New York (ISP 2014 Whitney Museum @The Kitchen).

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