ARACNE, ARTI PER LA CITTA’ – I sfida “Norvegia, natura e popolo”

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ARACNE

ARTI PER LA CITTA’

II EDIZIONE

I SFIDA

 NORVEGIA, NATURA E POPOLO

 

 “L’uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto sarà libero anche qui,

in questo mondo” G. Bruno 

 

Deus sive natura. Dio ovvero la natura. Così Spinoza, sulle orme di Bruno, nell’Etica risolve l’inconciliabile dualismo cartesiano fra res cogitans e res extensa, fra spirito e materia, in un unica “sostanza” dove risiede l’unità dell’essere.

I paesaggi scandinavi, i profili dei fiordi, lo spettacolo delle aurore boreali, i ghiacci e le sponde norvegesi sono un esempio potente di natura, quella natura che secondo Spinoza è Dio e in cui l’uomo vive, attributo di quella sostanza che tutto tiene e governa.

A questa idea di potente unità, si parva licet, vuole ispirarsi il concorso Aracne, arti per la città, giunto alla sua seconda edizione.

 

Ideato e promosso dall’Associazione culturale Mercoledì da Leoni, in partnership con il Lanificio 159 che ospita l’evento e quest’anno con la collaborazione di Rufa, Rome University of Fine arts, Aracne riafferma e rafforza il suo obiettivo di riqualificazione degli spazi pubblici, attraverso la promozione e il sostegno delle arti visive. Quest’anno a patrocinare i cinque incontri che si svolgeranno, da oggi fino a giugno, negli spazi postindustriali del Lanificio 159, sarà una rosa di Ambasciate e Istituti di cultura esteri a Roma, a conferma del fatto che i progetti ambiziosi, e forse un po’ corsari, come Aracne sono destinati a doppiare i confini e a superare i limiti imposti dal sistema del profitto e degli interessi particolari, a coinvolgere nuovi spazi urbani e nuove realtà.

 

La Reale Ambasciata di Norvegia è la prima prestigiosa istituzione a sostenere questa nuova edizione di Aracne. I 64 artisti, pittori fotografi scultori e installatori partecipanti al concorso, si confronteranno a partire da un tema suggestivo ed esotico: Norvegia, natura e popolo.

Tutte le opere saranno sottoposte al voto congiunto di una giuria tecnica (composta da artisti professionisti, fra i quali Nicola Rotiroti, Germano Serafini, Tommaso Medugno, Alessio Paiano, critici e rappresentati del mondo culturale europeo come Else L’Orange) e della giuria popolare. I primi 12 classificati esporranno i propri lavori nell’ambito di una collettiva allestita presso gli spazi del Rialto Sant’Ambrogio, il prossimo 21 febbraio. In palio, per i primi tre classificati, oltre all’Attestato di patrocinio dell’Ambasciata, ci sarà una copia del prestigioso catalogo ad edizione limitata del Centocinquantenario della nascita di Munch e, per il primo classificato la possibilità di una residenza artistica a Oslo!

 

Il filo di Aracne sfida, quindi, i limiti imposti dai confini nazionali. Ma aspira a sfidare anche quelli del senso comune, dell’immobilismo generazionale, del pensiero unico che mortifica gli altri pensieri. L’arte, che per definizione è e deve rimanere libera, è lo strumento più adatto farlo!

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