ANISH KAPOOR approda al Macro

ROMA

MACRO Via Nizza

Dal 17 dicembre 2016 al 17 aprile 2017

A cura di Mario Codognato

 

La mostra testimonia la continua ricerca di Kapoor in ambito formale e concettuale, che ha informato la sua pratica artistica sin dagli esordi, mettendo a confronto i processi altamente ingegnerizzati e più organici della sua opera.
La mostra è caratterizzata da una serie di rilievi e dipinti composti da strati aggettanti di silicone rosso e bianco e pittura, così come da sculture-architetture monumentali, tra le quali la straordinaria “Sectional Body Preparing for Monadic Singularity”, esposta l’anno scorso, all’aperto, nel parco della Reggia di Versailles, e riproposta al MACRO in dialogo con l’architettura del museo.

Archetipico, intimo, imponente e dialettico, il lavoro di Kapoor presenta, affronta ed investiga le condizioni della materia, le dinamiche della percezione e il potere della metafora.
Tra le altre opere in mostra, “Internal Objects in Three Parts” (2013-15), costituito da un trittico in silicone dipinto e cera, è stato esposto quest’anno ad Amsterdam, tra i celebri quadri di Rembrandt presso il Rijksmuseum. Immagini viscerali, brutali e sensuali al contempo, continuano in chiave contemporanea l’inesauribile tradizione  della rappresentazione letterale e metaforica della carne e del sangue nella pittura di ogni tempo e latitudine. L’arte funge da mediatrice tra l’essenza del mito e la sua rappresentazione, tra la sua intercambiabilità e continuità nel tempo e la contingenza della contemporaneità, tra il cammino individuale nella terra incognita della vita e l’esperienza collettiva, tra immanente e trascendente.
Il percorso artistico di Anish Kapoor si sviluppa attorno a queste polarità, facendo sorgere ed espandendo un linguaggio perennemente in bilico tra la trasposizione dei grandi temi dell’esistenza e l’impeto prometeico a trasformare la materia che ci circonda e, di conseguenza, simbolicamente la realtà. La sua poetica implode e al contempo intensifica e approfondisce le relazioni binarie, le energie opposte, le antitesi che costituiscono il mondo visibile ed il pensiero astratto attraverso una visione che, mai narrativa o didascalica, coagula, contrasta od armonizza la tensione dinamica o la sottile interazione tra forze, corporeità o sembianze antitetiche. Luce ed ombra, negativo e positivo, maschile e femminile, materiale ed immateriale, pieno e vuoto, concavo e convesso, lucido ed opaco, liscio e ruvido, naturale ed artificiale, rigido e morbido, solido e liquido, attivo ed inerte ed in definitiva ordine e disordine, non sono che alcune delle polarità che concretizzano l’universo sensibile e che attivate o forgiate nella potenzialità sinottica e nella sensualità della forma nell’arte di Kapoor, metaforizzano e metabolizzano per induzione il mistero della vita.

http://www.museomacro.org

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